Chi è disoccupato deve dichiarare la propria immediata disponibilità al lavoro (DID – Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro) sul portale dell’ANPAL, nell’area ad accesso riservato.
Essere privo di impiego e aver dichiarato la propria immediata disponibilità al lavoro sono le due condizioni che determinano formalmente l’inizio dello stato di disoccupazione nel collocamento ordinario.
Il soggetto in stato di disoccupazione può rivolgersi ai Centri per l’Impiego e stipulare un patto di servizio personalizzato, che definisce il percorso delle misure di politica attiva del lavoro per l’inserimento nel mercato del lavoro.
La DID può essere resa sul portale ANPAL anche dalle persone a rischio di disoccupazione – cioè i lavoratori e le lavoratrici dipendenti che hanno ricevuto la comunicazione di licenziamento – già durante il periodo di preavviso di licenziamento.
Chi beneficia di una prestazione di sostegno al reddito non deve inserire la DID sul portale ANPAL, perché la presentazione all’Inps di una domanda di Naspi, di Dis-coll, o di indennità di mobilità equivale ad aver dichiarato la propria immediata disponibilità al lavoro presso i servizi per l’impiego.
A seguito delle recenti “novità” in tema di politiche del lavoro (attive e passive), L’ANPAL è intervenuta con due provvedimenti, indirizzati a chiarire termini e modalità di rilascio della Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro.
Nello specifico, l’ANPAL:
- con Nota del 30 luglio 2018, prot. n. 9616, ha chiarito che i Centri per l’Impiego possono procedere, anche per i soggetti irreperibili e senza fissa dimora, alla sottoscrizione del patto di servizio personalizzato facendo riferimento all’indirizzo di domicilio comunicato obbligatoriamente dagli stessi in sede di rilascio della DID online;
http://www.anpal.gov.it/Normative/Nota-n-9616-del-30-07-2018.pdf
- con Circolare del 29 agosto 2018, n. 4 ha precisato che potranno rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità e ricevere i servizi e le misure di politica attiva del lavoro anche i cittadini dell’Unione europea che soggiornano sul territorio italiano.
Nell’analisi che segue, si argomenteranno nel dettaglio le tematiche affrontate dall’ANPAL.
Cosa prevede la Nota ANPAL del 30 luglio 2018, prot. n. 9616?
I CpI possono sottoscrivere il patto di servizio personalizzato anche con i soggetti dichiarati irreperibili o senza fissa dimora, facendo riferimento all’indirizzo che gli stessi hanno comunicato in sede di rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità.
La stipula del patto di servizio personalizzato deve avvenire entro 15 giorni decorrenti dall’inoltro della domanda di disoccupazione, è condicio sine qua non per l’accesso:
- alla NASpI, ovvero, alla DIS-COLL;
- alla partecipare alle politiche attive del lavoro.
L’indicazione del domicilio – che costituisce il requisito per individuare il Centro per l’impiego territorialmente competente per le domande di NASpI – è, inoltre, utile anche ai fini del pagamento della prestazione, nonché della possibile attivazione dei meccanismi di condizionalità.
Cosa prevede la Circolare ANPAL del 29 agosto 2018, n. 4?
L’art. 45 del TFUE disciplina e assicura la libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione europea, con l’abolizione di qualsiasi discriminazione, fondata sulla nazionalità, tra lavoratori degli Stati membri, per quanto riguarda l’impiego, la retribuzione e le altre condizioni di lavoro: inoltre, secondo le previsioni di cui alla direttiva 2004/38/CE, qualora la persona abbia cessato un lavoro in uno Stato membro mantiene il diritto a rimanervi, per un periodo superiore a tre mesi.
Peraltro, il requisito della “residenza”, ex art. 11, comma 1, lett. c), Dlgs. n. 150/2015, deve necessariamente essere letto in relazione al principio di libera circolazione dei lavoratori nell’Unione europea e dei principi indicati in precedenza, non potendo costituire, in alcun modo, un ostacolo all’effettiva tutela dei cittadini dell’ Unione europea e alla parità di trattamento degli stessi, ai fini di un concreto e reale supporto nella ricerca di un lavoro.
Alla luce dei suddetti riferimenti normativi, l’ANPAL ha precisato che potranno rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità e ricevere i servizi e le misure di politica attiva del lavoro anche i cittadini dell’Unione europea che soggiornano sul territorio italiano.
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Dott. Alessandro Gaetani – Responsabile ufficio “Orientamento al Lavoro” di Laziodisco. Lo scritto è a titolo personale e non impegna l’Amministrazione di appartenenza