FESTIVAL BRAIN AT WORK
Orientamento, Formazione e Lavoro
21, 22 e 23 novembre 2022
Si è chiusa la trentesima edizione del Festival Brain at work il più innovativo e interattivo evento dell’anno di respiro socio-economico, politico e istituzionale, realizzato quest’anno nella formula hybrid, sia in presenza che online.
Questi alcuni numeri: 40 Seminari, 80 Relatori, fra cui 12 Presentazioni (sia aziendali che formative), 12 Workshop, 3 Talk divulgativi, 2 Convegni, 3 Live Conference di cui una interamente in digitale, due Round Table e un Hybrid Career Day e una copiosa partecipazione di studenti sia in presenza al Centro Congressi Frentani di Roma, che online.
Il Festival, come sempre, ha connesso manager di grandi aziende, dirigenti della PA, docenti, professionisti e consulenti, con studenti e giovani in cerca di lavoro. Il tema del lavoro infatti è stato affrontato in ogni direzione, dall’orientamento, alla formazione, dalla Digital Trasformation alle tematiche ambientali, setacciando da ogni possibile angolazione gli scenari presenti e futuri. L’evento ancora una volta ha rappresentato una delle poche certezze in un mondo in continuo cambiamento. Tanti contenuti formativi sul mondo delle competenze digitali per studiare, lavorare e comunicare. Quali sono le competenze di base richieste nell’attuale scenario socio-economico? Come cambierà il panorama occupazionale? Come dare impulso e sostegno all’occupazione giovanile sfruttando al meglio il PNRR e le tecnologie offerte dal mondo digitale? Queste alcune delle domande a cui il Festival Brain at Work ha provato a dare delle risposte attraverso l’intervento dei relatori nelle 6 aree tematiche.
Alla fine di questa tre giorni, restano ben impressi i contenuti di alcuni interventi dei protagonisti del Festival:
“La formula ibrida è un evento e un’opportunità che da un lato, si viene a creare sia in presenza che online, proprio per consentire alle persone di tornare ad incontrarsi in una situazione di scambio e in un faccia a faccia fra le imprese, i ragazzi, la scuola e il mondo del lavoro. Dall’altro lato sarà possibile includere tutti coloro che non potranno essere presenti fisicamente, facendoli affluire attraverso queste tecnologiche possibilità che sono presentate dal Festival Brain at Work” – Asserisce il Prof. Giancarlo Tanucci, Direttore scientifico di Brain at Work Lab.
“Rifacendoci ad una frase di Papa Francesco, in cui sosteneva che bisogna tornare a toccare le persone, oggi i ragazzi devono tornare a toccare il lavoro (…) dobbiamo fare in modo che la formazione, il lavoro, la scuola si incontrino di più in maniera più intensa, più rapida, più emozionale (…) siamo in un mondo di grande velocità e grande cambiamento e quindi servono nuove professioni, nuovi lavori e nuove tipologie. La grande digitalizzazione ci costringe tutti a ripensare le classiche politiche della formazione” – Così dichiara Antonio Rosati, Direttore Generale di Capitale Lavoro, che parteciperà al Festival.
Sono stati presentati nuovi ed innovativi strumenti digitali per sviluppare competenze e favorire l’inclusione di soggetti svantaggiati grazie all’ausilio degli e-sports spostando le argomentazioni intorno all’intenzione di rafforzare alcune figure professionali nell’ambito della sport economy.
Quello delle Digital skills invece è stato uno degli argomenti più dibattuti nel Festival Brain at Work, sicuramente di grande appeal per le future generazioni di lavoratori.
Con i fondi destinati al PNRR la transizione ecologica ha creato nuovi scenari in cui poter intraprendere nuove professionalità. I divulgatori ambientali Mario Gisotti e Daniele Scaglione ne hanno parlato insieme ad Antonella Melito Consigliere di Roma Capitale, durante la round table Green Jobs: come la transizione ecologica sta cambiando il mondo del lavoro.
Il Festival Brain at Work ha offerto una prospettiva duttile e multiforme in cui si sono connesse solide e nuove competenze ed in cui le aziende, le istituzioni e le università, si sono confrontate in sinergia. Anche nella prima edizione ibrida e trentesima della storia di Brain at Work, la creatività si è trasformata in efficace strumento nella mani dei giovani.